Vino e sport, due amici inseparabili. All’interno del panorama sportivo, in particolar modo quello calcistico, svariati sono gli atleti, ex calciatori o allenatori che hanno optato per ingenti investimenti in vino, birra e bollicine, nonché in progetti culturali e nuovi modelli di business legati al prodotto vinicolo e al pianeta enogastronomico nel suo complesso: tra questi l’ex inter Sébastien Frey. Le leggi del web valgono oggi più che mai anche per il vino. Innanzitutto va affermato che l’enorme diffusione degli innovativi modelli di comunicazione on-line, in primis i social media, sembrano mettere a repentaglio la sopravvivenza futura dei mass-media classici (televisione, stampa, ecc.). Una mirata campagna comunicativa sul web, da parte degli imprenditori vinicoli, può essere sinonimo di grandi potenzialità di sviluppo e nuove performanti opportunità di business.
Certamente non risulta essenziale solamente far conoscere i propri prodotti ai diversi consumatori, oggi più che mai “internauti” e “seguaci” della Rivoluzione Informatica, bensì interfacciarsi con loro e adoperarsi per conoscere al meglio esigenze, giudizi e feedback degli stessi consumatori relativamente ai loro specifici prodotti. In altri termini, al giorno d’oggi si ribalta la cosiddetta “vecchia logica” product oriented, dando spazio ad un orientamento customer-oriented: il vero obiettivo di marketing diviene in sostanza l’interazione con il cliente, il suo coinvolgimento. Ma anche la sua partecipazione attiva, il concetto di fan monetization (cliente visto come valore aggiunto) alcuni dei più rilevanti elementi che vengono enfatizzati dalle nuove piattaforme digitali quali social network e blog. Ebbene sì, sono numerosi i personaggi sportivi che si sono trasformati negli anni in autentici specialisti del mondo vinicolo.
Si parte con Bobo Vieri e Sébastien Frey fino ad arrivare ad Andrea Barzagli, passando per Gianluigi Buffon e gli ex interisti Wesley Sneijder e Ivàn Zamorano. Sono davvero molteplici coloro che hanno scelto di legare il proprio nome a vino e bollicine, compreso Ciccio Caputo che negli anni si è contraddistinto come l’imprenditore della Birra Pagnotta, celebre bevanda a base di pane di Altamura Dop.
Nella “speciale classifica” primeggiano un portiere (Sébastien Frey con il brand The Wine of The Champions) e un bomber (dentro e fuori dal campo), Christian “Bobo” Vieri: la sua birra Bombeer già a inizio 2021 aveva praticamente registrato un vero record, sfiorando le 2 milioni di bottiglie in termini di produzione. Il tutto sfoderando una manovra incisiva a livello di marketing e di comunicazione, una strategia assai avvolgente e virale anche in tempi di campionato europeo, grazie alla mente lungimirante dell’imprenditore di Vigevano Driss El Faria (ora fuori dall’équipe), deus ex machina con Vieri del brand Bombeer..
Il Bobone, in occasione degli Europei, infatti ha voluto dedicare alla nazionale italiana una speciale birra dal look totalmente azzurro, in aggiunta alla sua Bombeer classica e a quella rosa riservata interamente al pianeta femminile. “Anche nel bere le donne non vanno mai discriminate, la nostra birra è sinonimo di condivisione a 360 gradi”, così l’équipe di Bobo formata dagli imprenditori e appassionati sportivi Driss El Faria (uscito oggi dalla squadra Bombeer) e Fabrizio Vallongo. Oltre al portierone ex Inter Sébastien Frey, di cui parleremo in seguito, anche un altro “fenomeno” come Gigi Buffon ha deciso di optare per rilevanti investimenti nella produzione vinicola, firmando prestigiosi vini interamente di provenienza dalla Puglia. Per l’esattezza tre vini del Salento hanno portato negli anni la firma del portierone: un rosso primitivo, un rosato Negroamaro e un bianco Chardonnay, con originalissima etichetta griffata “Buffon 1”.
Poi c’è la cantina Le Casematte a cura di Andrea Barzagli, premiata nel corso del tempo anche da importanti guide enogastronomiche. Non vogliamo tralasciare nessuno, tra i nomi più celebri degli ultimi anni compaiono allo stesso modo Luciano Spalletti (produzione del rosso Bordocampo IGT Toscana 2015), Alberto Malesani che ha puntato forte sul biologico in Veneto), gli ex difensori di Chievo Dario Dainelli e Alessandro Gamberini, i vini spumeggianti di Daniele Bonera con Villa Giuliana in Franciacorta e la Winery targata Hamsik. Insomma, sono sempre più frequenti le cantine gestite da calciatori, sono sempre più numerosi i prodotti vinicoli brandizzati e firmati direttamente dai calciatori. Anche loro credono fortemente nella valorizzazione del brand Made in Italy tramite il sontuoso mix sport e vino, magari organizzando e partecipando lungo la penisola italiana a laboratori tematici, incontri di business enogastronomico e degustazioni guidate.
IL CASO SEBASTIEN FREY: LA VALORIZZAZIONE DEL BRAND ‘THE WINE OF THE CHAMPIONS’ “TheWineofThefChampions” è un progetto ideato e sviluppato dal Sig. Fabio Cordella il quale, attraverso collaborazioni con alcuni dei più grandi personaggi dello sport, unisce la passione per il buon vino a quella del calcio. Un team di campioni del calibro di Ronaldinho, Wesley Sneijder, Julio Cesar, Sébastien Frey e altri giocatori sono entrati a far parte di un’inedita formazione dove è la produzione vinicola a farla da padrone, concepita a realizzata nelle cantine del fondatore Cordella. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, con numerosi apprezzamenti provenienti dai più qualificati esperti del settore. A questo si vanno ad aggiungere i tanti eventi organizzati ed in programma in Italia ed in alcune fortunate città d’Europa: iniziative benefiche, degustazioni, manifestazioni e spettacoli animati tutti da un ingrediente speciale: la passione.
Nella rosa dei giocatori appartenenti a “TheWineofTheChampions” fa parte anche l’ex portiere e capitano della Fiorentina Sebastien Frey, protagonista la settimana scorsa di un evento a tema nel locale Murà di Prato, a colpi di bollicine e finger food. Un primitivo Merlot Salento I.G.P. (rosso), un Pinot Grigio Puglia I.G.P (bianco), ed un Malvasia Rosè I.G.P (rosato) sono i 3 vini prodotti dal francese, lanciati ufficialmente nell’ultima serata toscana. La caratteristica etichetta rappresenta invece un momento speciale della carriera dell’estremo difensore, raffigurandolo durante una partita di Coppa dei Campioni con la casacca della Fiorentina. Un’immagine che rievoca nella mente del calciatore una partita felice e trasuda passione, sentimento e gioia, medesimi sentimenti, i quali si prospetta di far suscitare anche alle persone che sceglieranno la sua bottiglia.
Nel team di “TheWineofTheChampions” da ormai un anno, Sébastien Frey è stato uno dei primi a credere nel progetto, mettendosi al lavoro per produrre vino di alta qualità. “Poche settimane fa sono tornato sul prato del Franchi – racconta Sébastien Frey, al fianco dell’amico imprenditore digitale Luca Diddi – ed è stata un’emozione grandissima. Un ritorno di fiamma tra me e la piazza che mi ha convinto una volta per tutte ad organizzare un evento qui in Toscana, al Murà di Prato, per permettere alle persone di gustare i miei vini. Sull’etichetta, non a caso, ho scelto una foto speciale di una mia partita in Coppa dei Campioni mentre difendevo la porta della Fiorentina, e sono convinto di poter trasmettere anche in questo nuovo percorso le stesse emozioni che provavo, e facevo provare, sul campo da gioco.
“Patron” Fabio Cardella ha dichiarato: “Con Wine of the Champions ho voluto unire la passione autentica per il calcio con quella per il buon vino, creando delle collaborazioni con importanti personaggi sportivi che hanno avuto fiducia in me e nel mio progetto. Frey ci ha creduto fin da subito realizzando prodotti di altissima qualità che sono sicuro trasmetteranno alla gente le stesse sensazioni che era in grado di suscitare quando giocava”.
Riguardo all’identità online dell’azienda in oggetto, indubbiamente esistono degli asset indispensabili per l’identity online della cantina, che consentono di costruire un’immagine/reputazione efficace e accurata in grado di attrarre nuovi consumatori, attivare passaparola qualificati e generare nuovi importanti modelli di business. In linea generale un’azienda produttrice di vini/spumanti dovrebbe avere una quantità strutturata di contenuti editoriali autorevoli (riferiti al territorio e alle produzioni, con diversi gradi di approfondimento) e una buona presenza diretta sul territorio. Inoltre dovrebbe sviluppare una forte rete di partnership diversificate sul territorio stesso (enoteche, GDO, Horeca…) al fine di ottenere nuove performanti relazioni di business. E questo può essere considerato a nostro avviso uno dei punti di forza del vino targato Séba Frey.
Un’azienda in linea generale avrà nel contempo dei benefici se possiede una forte connessione con il concetto di made in Italy e forti potenzialità per lo sviluppo di attività social online (enoteche regionali, eventi, consorzi e associazioni…). Alcune case, tra l’altro, stringono anche partnership aziendali e/o collaborazioni universitarie. In tal modo avrà dei vantaggi se viene sviluppata una stretta pertinenza con la tematica del viaggio che da sempre stimola socialità e conversazione. Per qualunque realtà aziendale risulta inoltre essenziale avere un posizionamento di primario livello sui motori di ricerca, così da poter aumentare la propria competitività, raggiungere i propri clienti ed aumentare naturalmente le transazioni di vendita.
In sostanza, l’ottimizzazione e il posizionamento online di uno specifico brand, grazie anche al contributo dello strumento SEO, costituisce un patrimonio indispensabile: un sito web posizionato sulla prima pagina dei motori di ricerca più importanti (Google ma anche altri) è indubbiamente traducibile in interazione e maggior visibilità per le cantine. Il sito internet è appunto l’elemento base dell’ecosistema digitale, seguito dagli altri elementi del giorno d’oggi quali blog, podcast, social network, photo e video sharing, forum e da tutti quei canali e luoghi di tipo digitale con cui è possibile comunicare anche a target diversi, ma in un’ottica strettamente integrata, accuratamente pianificata e gestita con costanza, tempestività e continuità…
Tramite gli strumenti di social networking, il Web 2.0 – se utilizzato nel modo più congruo grazie ad una pianificazione strategica attenta e accurata – va in via definitiva a rappresentare una importantissima opportunità per conferire una certa visibilità e performance economica al settore vitivinicolo ed enologico italiano. Riassumendo: ci hanno provato tanti calciatori a diventare grandi nel mondo del vino, tra questi ancheAdrian Mutu, ex compagno di Sébastien Frey. Non proprio tutti sono riusciti a sfondare come il buon Sébastien. Intorno al successo del vino targato Frey, non soltanto una bella azione di marketing e comunicazione intorno alle singole bottiglie: anche una infinita passione e competenza verso il settore da parte di Sébastien, ex numero uno dell’Inter.