È il partito dell’astensionismo, oltre a Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia, il vincitore di queste elezioni politiche 2022. Le cifre sono davvero emblematiche, non tanto per il netto calo di Matteo Salvini della Lega ed Enrico Letta del Pd, quanto per il nuovo ‘particolare’ record raggiunto a livello nazionale. Il risultato finale dell’affluenza alle urne è stato infatti solo e soltanto del 63,91%, con un calo di oltre nove punti rispetto alle votazioni del 2018 (72,94%). Disaffezione, delusione, difficoltà a raggiungere il seggio per numerosi anziani e fuori sede: una serie di fattori che hanno un peso notevole sulla decisione di non recarsi alle urne. E a tal proposito si è espresso niente meno che Lorenzo Dornetti, stimato psicologo nonché neuroscienziato. Sotto la lente di ingrandimento i cosiddetti ‘bias cognitivi’ ovvero il bias della conferma e il pericolo dell’Echo Chamber.
ELEZIONI POLITICHE 2022: L’ASTENSIONISMO Secondo lo stesso Dornetti i bias cognitivi, appositi meccanismi ancestrali che risiedono nel nostro cervello, rendono l’uomo praticamente “cieco” a determinate e specifiche informazioni. E in un contesto come quello attuale, con la diffusione abnorme degli strumenti online (web, social, algoritmi…), il bias della conferma va a rappresentare un meccanismo per il quale si prediligono quelle informazioni che confermano le proprie ipotesi, pre-concetti e convinzioni.
Il tutto scartando ogni ipotesi contraria alla propria. Ciò senza dimenticare il cosiddetto pericolo dell’Echo Chamber (camere con l’eco). Gli algoritmi, attraverso quella che alcuni definiscono distorsione della conferma, espongono i soggetti solo alle proprie informazioni preferite, andando a confermare la loro scelta/valutazione/tesi iniziale, senza dunque prendere in considerazione tesi differenti. Ecco perché spesso i social network non fanno altro che rafforzare l’eco di quello che già si pensa.