Dopo la sconfitta rimediata sul campo del Maccabi Haifa in Champions League, la Juventus di Massimiliano Allegri è ufficialmente in crisi di risultati e prestazioni. A tal proposito, ne ha parlato anche Philippe Leveille. Lo chef stellato francese naturalizzato italiano, famoso anche per aver partecipato a trasmissioni televisive a tema culinario e simpatizzante del club bianconero, ha detto la sua sul momento della Vecchia Signora in un’intervista Esclusiva ai nostri microfoni fra food e sport.
Quali sono i consigli che si sente di dare ai giovani che ambiscono a diventare chef un giorno? Per prima cosa, devono sapere esattamente cosa fare perché questo lavoro da grandi possibilità, ma ha anche enormi esigenze. Inoltre, consiglio di avere qualcuno che li porti avanti e che gli faccia capire cosa vuol dire fare questo mestiere che è bello, ma duro. Non è una passeggiata, insomma.
Quanta potenzialità ha ancora il nostro paese a livello enogastronomico e c’è qualcosa che si sente di consigliare anche a livello politico e delle istituzioni per valorizzare ancor di più il nostro patrimonio? Quello che ho appena detto per i giovani. Nel nostro mestiere, non è come per l’elettricista o l’idraulico, sono ore in più e cose veramente diverse, dunque lo stipendio dev’essere differente. Molto più elevato di uno base. Da qui il discorso del sapere esattamente cosa si vuole fare. Si parla sempre di ore, ma se tu hai passione e vuoi costruirti un futuro, sono sacrifici che devi fare. Sicuramente, fare 16 ore ed essere pagato 500.000€ non esiste. Bisogna pagare uno stipendio giusto in base alle ore che si fanno. Questo è il futuro dell’Italia e della cucina italiana.
Leveille in ESCLUSIVA: “Chi fa un reality show di cucina, fa televisione” – A livello di università, di studi e di corsi ci siamo molto specializzati. Secondo lei quanto sono importanti queste nuove trasmissioni televisive che vanno in onda e di moda adesso? C’è tanta strumentalizzazione? Lei è contro queste trasmissioni? Se andassi contro queste cose sarebbe come sputare nel piatto in cui ho mangiato perché le ho fatte anch’io. Bisogna dire che, chi fa un reality show di cucina, fa televisione. Il mio mestiere è un’altra cosa…
Ultima. Il concetto di strumentalizzazione del gourmet. C’è un problema di strumentalizzazione del gourmet che non rientra nei parametri legali? Il problema, e forse anche la bellezza, è che la cucina è di tutti. La finta cucina italiana si trova dappertutto. In America, in Francia e anche in Italia. Basta affidarsi ai professionisti. La grande cucina italiana ha dei professionisti e fidatevi di loro. Sulla Juventus, vuole dire qualcosa? Lasciamo stare… Riuscirà a risollevarsi? Per quest’anno lasciamo stare… Scudetto difficile? Ma neanche, impossibile