Serie B campionato molto competititivo e bel trampolino di lancio per i giovani del futuro. Mister Nino Nosdeo, che di giovani se ne intende non poco, ha ricevuto a giugno il Premio Cesarini 2023 per la grande stagione al timone dell’Ascoli Primavera. Un sogno di promozione (in Primavera 1) sfumato, in finale, ai rigori contro il Monza. Un collettivo molto forte al quale vanno fatti i più sinceri complimenti. Ma grandi meriti vanno all’allenatore Nino Nosdeo. “Per noi una bellissima stagione, peccato non averla conclusa col successo. Un campionato che ci ha lasciato tante cose di buono. La cosa più importante da rilevare è la crescita esponenziale dei ragazzi. Speriamo possano diventare sempre più protagonisti“
Primavera e Serie B a parte, un commento generico sui giovani calciatori italiani che si avvicinano al grande calcio: “A mio parere se un giovane riesce ad impattare in una serie importante, come può essere la Serie A, vuol dire che ha davvero tantissima qualità. Dunque, quando andiamo a parlare di qualcuno che fa l’esordio nella massima serie, il gap che ci può essere (per il salto di categoria, ndr) non credo conti particolarmente. Ciò conta è esclusivamente la qualità sul campo. Poi occorre inevitabilmente tanta fiducia da parte dell’allenatore, per così dire la forza di gettare nella mischia il ragazzo”.
Secondo Nosdeo, indipendentemente dall’esito della Conference League e Coppa Italia, per la Fiorentina è stata un’annata strepitosa. In finale di Champions, invece, l’Inter – nonostante la grande capacità di Simone Inzaghi di affrontare le partite secche e finali – ha incontrato la squadra più forte in circolazione in questo momento. Dal nostro canto complimenti vivissimi al Manchester City per il triplete e a mister Guardiola per la splendida ‘regia’.