Era il 15 marzo del 2014 quando, con grande dolore, abbiamo appreso la notizia della scomparsa del caro giornalista e storico Giuseppe Luconi, decano dei giornalisti marchigiani. Un vero punto di riferimento del giornalismo Made in Marche e Cittadino Benemerito di Jesi (An). Sono trascorsi ben dieci anni, ma in realtà la sua figura è sempre presente tra noi. I suoi innumerevoli articoli su quotidiani e periodici e i numerosi libri che ha scritto con un’attività intensa e scrupolosa durata per più di sessant’anni, lo rendono di diritto uno dei personaggi più longevi e moderni della nostra società, che spesso, purtroppo, tende a valorizzare più l’apparenza che il merito.
GIUSEPPE LUCONI, UN GRANDE STORICO E DECANO DEI GIORNALISTI MARCHIGIANI
Così come era nella sua vita privata, Giuseppe Luconi è stato un giornalista e storico onesto e sincero. Si è contraddistinto per il suo stile preciso e puntuale, semplice e discreto, senza retorica o ridondanza, chiaro e comprensibile a tutti. Uno stile che riesce nello stesso tempo a trasmettere emozioni sincere, senza mai rinunciare alla verità. La sua modestia e la sua umiltà lo hanno sempre tenuto lontano dalle occasioni mondane, preferendo dedicarsi pienamente e con amore alla scrittura e al giornalismo.
Potremmo dire tanto altro di lui dal punto di vista della sua attività lavorativa, ma è bello ricordarlo soprattutto per la persona speciale che era. Maestro di valori umani e sociali, maestro di giornalismo. Proprio dai suoi scritti si denota chiaramente il profondo amore che aveva per la sua città (Jesi, il tempio di campioni come Roberto Mancini, Valentina Vezzali, Elisa Di Francisca, città da dove è partito Julio Velasco…), a cui ha dedicato più di venti libri di storia e avvenimenti locali.
Chi lo ha conosciuto non può dimenticare la sua personalità, fatta di educazione, gentilezza, onestà, spontaneità e soprattutto umiltà, che manifestava anche nella vita privata e con i suoi cari. Era sempre disponibile anche con i nipoti, a cui si rivolgeva con affetto e pacatezza. E’ stato lui che ha suscitato in noi l’interesse per il giornalismo e la carta stampata. Tutto ciò dando consigli e raccomandando a giovani giornalisti di essere sempre sinceri con se stessi e con gli altri, nonché di avere sempre il massimo rispetto per il lettore. Chiunque esso fosse e di qualunque livello culturale, con un linguaggio chiaro ed efficace. Un vero, puro, autentico decano giornalismo Made in Marche.
Per tutte le sue qualità lo abbiamo sempre ammirato e rispettato. Ed era davvero un grande piacere quando potevamo trascorrere un po’di tempo nel suo studio, per noi bello e imponente, per fare una chiacchierata. Ma anche per ascoltare insieme un po’ della sua musica preferita. Lo porteremo sempre nei nostri cuori, perché le persone buone e “speciali” non si dimenticano mai. (DANIELE BARTOCCI PER IL SETTIMANALE VOCE DELLA VALLESINA, MARZO 2024). Sotto la bellissima intervista di Voce ad Anna Luconi, sorella dell’indimenticato Giuseppe, il decano giornalismo marchigiano. In anteprima una foto della cerimonia in memoria di Giuseppe Luconi (Jesi 2020, Circolo Cittadino).