Michele Padovano senza filtri. In attesa di rivederlo nelle Marche, venerdì 29 marzo al Ristorante Seta di Senigallia (presentazione del suo libro), abbiamo scambiato con l’ex attaccante della Juventus quattro chiacchiere in esclusiva. Ecco un suo breve commento su campionato di Serie A, suoi ex club come Juve, Napoli, Genoa e Como, nonché sulla Nazionale Azzurra in vista di Euro 2024. E una battuta anche su Mauro Icardi e Lorenzo Lucca… Di seguito l’intervista integrale a Michele Padovano (nella foto, nel 2023, al Ristorante Pepito di Jesi)
Buongiorno Michele, qual è il tuo commento sulla stagione della Juventus? E come giudichi l’operato di Massimiliano Allegri?
“Secondo me la società bianconera ha chiesto a Max Allegri due cose: il piazzamento in Champions League e la valorizzazione della Next Gen. Direi che gli obiettivi sono stati centrati entrambi, la società è in linea con i programmi. Poi certo, il gioco di Allegri non è fantastico e nel calcio si può sempre migliorare”
Nel corso della tua carriera, oltre alla Juventus, hai avuto esperienze con altri club blasonati come il Napoli. Sinceramente, sei rimasto un pochino deluso dai Campioni d’Italia in carica?
“Con tutta onesta ho visto una grande involuzione del Napoli. E un’involuzione del genere non me la ricordo. Ciò considerando che il Napoli ha praticamente confermato la rosa dello scorso anno, tralasciando i casi di Kim e Ndombele. L’anno scorso era un Napoli divertente, mi piaceva vederli, era davvero uno spettacolo. Credo con l’involuzione di quest’anno la società debba lavorare molto. Ritengo ci sia stato proprio un problema in società, non sono riusciti a sostituire pedine fondamentali come Spalletti e Giuntoli”
Ti ritieni soddisfatto, invece, riguardo al rendimento delle tue ex Genoa e Como? Salvezza e promozione sono davvero possibili?
“Riguardo al Genoa si deve salvare. Credo lotterà fino in fondo e raggiungerà l’obiettivo salvezza. Con Gilardino del resto c’è l’assetto giusto per arrivarci… Sul Como posso dire che hanno una proprietà importante. Faranno sicuramente i playoff e se la giocheranno con altre squadre forti. Non credo sarà per il Como promozione diretta. Venezia e Parma sono infatti le più attrezzate. E’ un campionato ancora tutto da vivere, e sappiamo che i playoff sono un terno al lotto, sempre ricchi di insidie…”
Chi ti piacerebbe rivedere nel nostro campionato di Serie A? “Mauro Icardi sicuramente”.
Quale giovane italiano, invece, ti ha favorevolmente colpito, magari in chiave Nazionale Azzurra? “Lorenzo Lucca dell’Udinese. Sono contento che sia stato convocato. E’ a mio avviso un ottimo elemento. Se avrà la possibilità di giocare darà certamente il suo contributo e dimostrerà tutto il suo valore. Sta facendo bene, ripeto, è molto bravo”.
Euro 2024: la Nazionale di Luciano Spalletti potrà arrivare fino in fondo o a tuo giudizio ci sono nazionali più forti?
“E’ sempre difficile fare pronostici. Sicuramente mi piace molto Luciano Spalletti, è la persona giusta al posto giusto. Si è inserito con grande serietà, dicendo ad esempio che i giocatori devono essere attaccati a questa maglia e orgogliosi di vestirla. Credo il CT abbia toccato le corde giuste anche a livello emotivo e passionale. Euro 2024? Qualcosa di buono ci farà sicuramente vedere”.
Esiste a tuo avviso un nuovo Michele Padovano per il calcio italiano? O per la Nazionale del futuro?
“Non saprei. E in ogni modo non mi è mai piaciuto fare questo tipo di paragoni, nemmeno quando giocavo…” (scherza, ndr)
Per concludere, hai vissuto tanti momenti difficili per le vicende che conosciamo tutti. Adesso sei un uomo libero… Cosa puoi dirci a riguardo, che sensazioni provi in merito: gioia, rabbia o cos’altro?
“Posso ribadire di percepire davvero grande sensibilità intorno al mio caso. Di recente sono stato convocato a Coverciano per capire come ridarmi una mano, sotto quale punto di vista. Vediamo… Ci sono un paio di situazioni sul campo che stiamo vagliando. Da qui a questa estate credo uscirà fuori qualcosa di interessante. D’altronde sono fiducioso di carattere. Credo in ogni modo di meritare qualcosa di buono, dopo tutti questi anni. E sono sicuro che prima o poi l’occasione arriverà”.
Ultimissima: c’è un motivo particolare alla base della location scelta per la presentazione del tuo libro, la regione Marche? “Sì, sono molto affezionato alle Marche, vengo spesso e mi sento ormai marchigiano d’adozione. E ho un grande amico…”.