Il Como in Serie A è qualcosa di unico. In queste ore grandi festeggiamenti per la promozione in Serie A del club lariano. Uno dei grandi simboli di questa incredibile scalata è bomber Alessandro Gabrielloni. Una storia strepitosa la sua: partito in punta di piedi dalla Juniores Jesina (Serie D), è riuscito a trascinare il Como fino alla A. Nelle ultime settimane avevamo intervistato in esclusiva anche la sorella, Marta Gabrielloni (FOTO) che ci aveva rivelato: “La Serie A non è più utopia”. (rileggi al link precedente). Di seguito riproponiamo l’intervista integrale che avevamo realizzato ad Alessandro Gabrielloni tre anni fa.
Nel nostro blog, in queste ultime settimane, avevamo riportato in esclusiva anche la sua prima intervista ufficiale. Intervista realizzata da giovanissimo, ai tempi della Juniores Jesina (anno 2010, rileggi al link precedente). Gabrielloni ce lo avevamo rivelato ai nostri microfoni: “Lega Pro o serie B? Non ho voglia di fermarmi”.
INTERVISTA GABRIELLONI 29 MARZO 2021 di Daniele Bartocci (la riproponiamo integralmente). COMO, 2021 – Jesi protagonista in Lega Pro. Sugli scudi il Dottor Gabrielloni, idolo indiscusso della tifoseria del Como. Il caro Alessandro, ribattezzato nel Nord Italia come ‘Il Dottore del Gol, dopo aver spinto a suon di reti il Como verso la Lega Pro (nel 2019), ora sogna in grande.
Con la vittoria di sabato scorso per 4-2 contro il Pontedera – e l’ennesimo timbro da rapinatore d’area di Alessandro – il Como si consolida al vertice della classifica di Lega Pro (girone A). Ora la serie B (2021) non è più un’utopia. “A Como sto vivendo un’esperienza fantastica, ho la possibilità di vincere il campionato e salire in serie B”, così Gabrielloni nel 2021. “Non posso che ringraziare per questa straordinaria opportunità tutta la società, lo staff, i compagni di squadra e i tifosi. Sono felice di quanto sono riuscito a fare in questi anni al Como, ho raggiunto una certa maturità che in passato forse non avevo. Certamente non ho voglia di fermarmi”.
Tutta la famiglia, i genitori, i tre fratelli e la sorella Marta, lo hanno sempre sostenuto.“In particolare devo ammettere che i consigli tecnico-tattici di mio fratello Tommy ai tempi della Jesina hanno acquisito nel corso degli anni una grande importante ai fini di una mia crescita a 360 gradi. Dai tempi della Juniores Jesina in avanti, ho cercato di lavorare duro, giorno dopo giorno. Ciò senza avere paura di pormi limiti, e aggiungere ogni volta quel qualcosa in più al mio bagaglio tecnico e umano. Non credo di eccellere oggi in un particolare fondamentale. So fare un po’ di tutto e cerco di lavorare costantemente al servizio della squadra, applicandomi al massimo sotto ogni aspetto”.
Talento puro classe ’94 nato e cresciuto a Jesi, con successive esperienze alla corte di Maceratese, Taranto, Campobasso (tutte con mister Massimiliano Favo. “Ha puntato forte su di me e non smetterò mai di ringraziare il mister”, così Alex. All’attivo anche esperienze con Martina Franca, Cavese e Bisceglie. Gabrielloni da inizio 2018 indossa la divisa del Como con cui ha centrato la promozione in Lega Pro nella stagione 2018-19. Per lui 12 reti e la vittoria del prestigioso trofeo Stefano Borgonovo (unico jesino ad averlo sollevato).
Nella passata stagione (2019-20) con la maglia azzurra del team lariano Alessandro ha raggiunto la tredicesima posizione di classifica (valida per l’obiettivo salvezza). Ciò continuando il suo percorso a suon di gol insieme a bomber Simone Ganz, figlio dell’ex Milan Maurizio.
Per Gabrielloni questo (2021) è il suo quarto anno in Lega Pro, considerando anche le parentesi con Bisceglie e Martina Franca. Gabrielloni, grazie al sigillo nel 4-2 dello scorso weekend contro il Pontedera, è diventato il quinto bomber all-time della storia del Como: 43 gol totali, superati Simone Ganz (42 gol, da quest’anno al Mantova insieme all’altro promettente attaccante marchigiano Walid Cheddira) e Luca Cecconi (41).
Simpatico siparietto è che, dopo aver superato la doppia cifra in fase realizzativa anche nella stagione di Lega Pro 2019-2020, quest’anno è arrivato a “soli” 8 gol. E a quanto pare dovrà pagare una cena a tutta la famiglia qualora non raggiungesse gli standard che più gli competono. “Mio fratello Tommy non è soddisfatto abbastanza. Mi dice continuamente che devo realizzare ancora più gol, il maggior numero di reti possibile. Dice soprattutto di guadagnare anno dopo anno sempre più soldi in modo tale da avere, lui nei miei confronti, sempre più credito a livello di cene. Ahimè, non vorrei farlo ingrassare troppo”. Le parole a marzo 2021 di Alessandro che insieme al compagno Massimiliano Gatto costituisce ad oggi uno dei reparti offensivi più forti del girone A di Lega Pro.
Altra piccola curiosità è che Alessandro Gabrielloni non ha mai affrontato nel corso della sua carriera il girone B di Lega Pro. “Ho avuto modo di giocare sia nel girone A che nel girone C. Stranamente non ho mai conosciuto da vicino il girone delle marchigiane, il girone B, ritenuto da alcuni il più difficile e competitivo. Dal mio canto posso dire che nel girone A in linea generale si punta molto sui giovani. Ce ne sono alcuni davvero forti che escono da importanti rose della Primavera.
Nel girone C invece conta più l’aspetto esterno, nel senso che in tutti gli stadi, almeno fino a prima del Coronavirus, trovi tantissima gente. Forse nel girone A ci sono meno piazze blasonate e meno pubblico. Ma di certo il livello è molto alto e si gioca un ottimo calcio. Nelle mie scelte, avendo il sottoscritto uno spirito sanguigno, hanno inciso sempre molto elementi come il calore della piazza e l’affetto del pubblico. Como sotto questo punto di vista è sicuramente speciale, una piazza storica e di grande prestigio, con un grande pubblico”.
Tra i ricordi speciali di Alex il gol nel match di serie D vinto dalla Jesina per 2-1 contro l’Ancona. Ma anche l’amichevole disputata a Milano nel 2019 tra Inter e Como (“Mi marcavano Godin e Bastoni, vinse l’Inter per 3-1”) e il gol messo a segno nell’amichevole di inizio stagione (settembre 2020) vinta dall’Atalanta per 5-1. “Giocavano tutti i più forti di mister Gasperini, da Gomez a Toloi, passando per Muriel che mi ha stupito più di tutti per qualità e velocità”.
Da alcuni Gabrielloni è considerato l’unico calciatore jesino ad aver raggiunto alti livelli negli ultimi tempi. “Non mi piace giudicare né fare troppi calcoli o considerazioni – confessa Gabrielloni – Di certo non va dimenticato un calciatore come il centrocampista Lorenzo Carotti”. Scherzo del destino, lo jesino Carotti (classe ’85, oggi nella rosa del Montefano Calcio) giocò da titolare proprio nel Como nel 2004 in serie C, prima di approdare in serie B con la Cremonese. Carotti giocò fino all’Under 20 della Nazionale azzurra. Oltre ai soliti noti (da Mancini a Paolinelli), uno degli ultimi jesini “famosi” fu il portiere Marco Cerioni. Cerioni indossò la maglia dell’Ancona fino al 2014 (serie A), con esperienze indimenticabili anche in Coppa Libertadores.
Dulcis in fundo, i complimenti giunti a Gabrielloni dal suo idolo Del Piero nell’aprile 2020, in occasione della sua Laurea Unimc in Economia, Banche, Aziende e Mercati. Con tanto di collegamento televisivo su Sky Sport. Una “insolita” laurea a distanza (per via del Covid) davanti a un computer: sopra giacca e camicia, sotto i pantaloncini del suo club. Una tesi in cui Gabrielloni ha voluto analizzare e commentare interessanti dati Istat. Il tutto con particolare riferimento all’anno 2019, periodo storico durante il quale si registrava un innalzamento dell’età media della popolazione italiana. Ma al tempo stesso una diminuzione del tasso di natalità, il tutto con inevitabili conseguenze sul settore economico-finanziario, sanitario e pensionistico nazionale. “La laurea? Un momento che ricorderò a lungo. Spero di ricordare a lungo anche questo finale di stagione”.