Da Bidone a MVP: la notte magica di Tammy Abraham. Chi l’avrebbe mai detto… La punta ex Roma ha regalato al Milan la Supercoppa Italiana: suo il sigillo in extremis che ha ‘spazzato via’ l’Inter di Simone Inzaghi. Ebbene sì, da candidato al Calciobidone 2024 a Player of the Match. Toh, chi si rivede, si legge nell’estratto della motivazione relativa alla candidatura di Abraham nella flop ten del premio Calciobidone 2024. Stiamo parlando del noto riconoscimento satirico, il meno ambito dai calciatori di Serie A. Un vero e proprio oscar al contrario, assegnato al peggior calciatore della Serie A della scorsa stagione.
Secondo anno consecutivo tra i candidati al Calciobidone per Tammy Abraham. Era proprio lui, il buon ‘Tammy’, a gridare “È giusto che i tifosi della Roma sognino lo Scudetto”, convinto e determinato nell’Estate 2022 per poi ripetersi poco dopo in grande stile: “Questo 2023 sarà un anno bellissimo. Voglio vincere ancora”. Peccato per la finale persa contro il Siviglia in Europa League. Peccato che lo Scudetto rappresenti ancora oggi un miraggio per i supporter giallorossi. Tifosi sempre più delusi per gli ultimi deludenti risultati. Ebbene sì, semaforo sempre rosso e performance scadenti (un gol in 12 partite complessive) hanno reso ‘Tammy’ uno degli attaccanti meno invidiati dell’ultimo campionato di Serie A, andato in archivio.
Non che l’anno prima ancora (2022-2023) ci sia stato un Tammy più prolifico. Soltanto 9 marcature (di cui 8 in Campionato) in 54 partite per lo spuntatissimo attaccante british che avrebbe dovuto trascinare José Mourinho verso mission importanti e ambiziose. A quanto pare il ‘grossolano’ Tammy talvolta fatica perfino negli stop. Così come nel controllo palla, sciupando incredibilmente occasioni sotto porta: un bomber a secco, anzi seccante, e il più delle volte poco estetico. Da Roma a Milano è un attimo.“Sono cresciuto con il mito di questo club”. E pensare che aveva messo a segno ben 27 gol complessivi nella prima stagione nella Capitale. Roba da matti. Che altro aggiungere: dalla Capitale politica alla Capitale economica… Speriamo in un futuro più roseo nel “Nuovo Milan“.