Filippo Giaccaglia da Jesi alla Lega Pro: l’ascesa di un arbitro partito da lontano. In un caldo pomeriggio romagnolo (domenica 25 agosto 2019), in occasione del match di serie C Rimini-Imolese, insolito protagonista fu il giovane marchigiano Filippo Giaccaglia. Un promettente fischietto in grado di riportare la sezione arbitrale di Jesi, dopo ben 35 anni, fra i professionisti. E lo ha fatto da ‘matricola’, con stile, autorità e pragmatismo, mettendo in atto una direzione di gara davvero impeccabile. “Saremo tutti con te, anche solo col pensiero, e anche da lassù Romeo Giannoni ti guiderà sfiorandoti il viso. In bocca al lupo da tutta la sezione”, aveva commentato la sezione AIA di Jesi. Sezione allora sapientemente presieduta da Riccardo Piccioni, riconfermato Presidente nel dicembre 2020 per il terzo mandato consecutivo.
FILIPPO GIACCAGLIA, L’ARBITRO PARTITO DA ZERO Ebbene sì, Filippo Giaccaglia, arbitro di talento che sta facendo vedere ottime cose in un campionato difficilissimo (sia da giocare che da gestire) come la Lega Pro, riportando in alto il nome della città di Jesi. L’ultimo arbitro jesino a calcare i campi della Serie A fu infatti l’indimenticato Romeo Giannoni (presidente sezione jesina AIA dal 1997 al 2008), nato e cresciuto nel quartiere Prato con risultati di spessore raggiunti all’interno della classe arbitrale prima negli anni ’70-’80 in serie D e poi come guardalinee e assistente arbitrale in Serie A e Serie B. In tempi non remoti avevamo incontrato Filippo Giaccaglia: “Ci vogliono impegno e passione per fare l’arbitro – così Giaccaglia, nato a Moie il 15 agosto 1986, oggi professore di educazione fisica all’Ipsia di Jesi – Ho iniziato per caso e ora l’attività arbitrale è per me una palestra di vita. Ho imparato tante cose nel corso degli anni: ero un ragazzo timido, ora invece non ho problemi a confrontarmi con persone più grandi di me”.
Zero raccomandazione, tutta farina del suo sacco. Tutto iniziò quasi per “sbaglio”, quando lo studente Filippo Giaccaglia (Scienze Motorie Urbino) aveva bisogno di crediti formativi validi per il piano di studi universitario. E trascorse così un breve periodo al servizio dell’Associazione Italiana Arbitri. “Mai mi sarei aspettato che questa divenisse la più grande passione della mia vita. La mia prima partita da arbitro? Il derby Jesina-Real Vallesina nel gennaio 2009, match valido per la categoria Giovanissimi Provinciali”. Giaccaglia nelweekend si fa sempre trovare pronto e in Lega Pro sta conquistando, grazie ad ottime direzioni di gara, la stima di vari addetti ai lavori. “Non sta a me giudicare, cerco sempre di fare del mio meglio, con la massima umiltà e professionalità”. Sul come è cambiato il calcio e il modo di vivere (da arbitro in campo) le partite, Giaccaglia si era espresso così: “Più si sale di categoria e più aumentano la velocità, il pressing, la fisicità e l’agonismo. Credo anche che oggi ci sia meno tecnica, oltre che meno fuoriclasse rispetto al passato”.