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C’era una volta la Cassa di Risparmio di Jesi: tra passato glorioso e triste destino

C’era una volta una ‘signora’ banca chiamata Cassa di Risparmio di Jesi. Una delle prime grandi realtà della regione Marche, un autentico tempio finanziario tra le mura cittadine, tramutatosi oggi in un ‘triste’ ricordo lontano anni luce. Nata per tutelare i piccoli risparmiatori e contribuire allo sviluppo economico del territorio, la Cassa di Risparmio di Jesi inaugurò i propri sportelli nel novembre 1844. Un capitale che abbatteva quota duemila scudi. Gli uomini d’epoca avevano grande fame e determinazione, in primis Vincenzo Mattioni (Direttore della Cassa dal 1892 fino al 1899) e il Presidente Alessandro Ghislieri, gonfaloniere della città. Negli anni la Cassa aumentò il proprio raggio d’azione ed entità patrimoniale, consolidandosi nel Centro Italia.

Gli avvenimenti che hanno segnato la vita della nostra Cassa sono stati molteplici. Possono essere suddivisi in capitoli e scenari più o meno idilliaci. Con la legge di fusione del 1927, la successiva nascita di sportelli quali Filottrano, Ostra, Castelleone di Suasa e l’assorbimento di svariate filiali regionali, il futuro si preannunciava solido per la Cassa. Tanto che la relazione di bilancio del 1945 parlava di istituto bancario solido e in ulteriore fase di crescita. Nel 1969, l’anno in cui venne festeggiato il 125° anniversario, la Cassa poteva contare su ben 173 dipendenti per il settore credito e oltre 30 per il settore esattoriale. Cosa non da poco.

Con la liberalizzazione degli sportelli attuata dalla Banca d’Italia negli anni Ottanta, la Cassa penetrò nell’area delle province di Macerata, Ancona, Pesaro e Perugia. Il 6 aprile 1992 fu stipulato, a seguito della Legge Amato, l’atto di conferimento dell’azienda bancaria nella società per azioni. Era dunque nata ufficialmente la Cassa di Risparmio di Jesi Spa. Alla vigilia del Natale del 1995, entrava a far parte (per progetto di incorporazione) di Banca Marche.

Tante storie, tanti aneddoti da raccontare, anche all’interno di quella che fu negli ultimi tempi Banca Marche’, in quel di Fontedamo. Una sede e una location sinonimo di eccellenza. Dall’immancabile pausa caffè mattutina (un modo per staccare la spina e scambiarsi qualche gossip specie tra donne) alle lunghe e ‘appassionanti’ cene natalizie. Il tutto passando per le risate del tardo pomeriggio e anche qualche piccolo urlo tra colleghi. Ma il clima in ufficio tra dipendenti, a detta di vari soggetti che hanno vissuto passo dopo passo le vicende di Banca Marche, era sereno e il più delle volte collaborativo. Come dire, nessuno avrebbe potuto immaginare un così triste o ‘tragico ‘destino. E nemmeno le vicende relative al Dott. Bianconi a cui un ‘innocente’ stagista appena entrato, nel lontano 2006, chiese: “Mi scusi, mi sa dire dove si trova il bar della banca?”.

Quell’uomo, strano ma vero, era l’allora Direttore Generale. Quella banca, incredibile ma vero, era una ‘signora’ banca. Non un istituto qualunque ma una vera e propria istituzione del credito. Per il popolo marchigiano era più semplicemente la ‘Cassa di Risparmio di Jesi’. Storia indimenticabile o tragico destino?

Daniele Bartocci

Giornalista iscritto all'ordine, vincitore di illustri premi di giornalismo, comunicazione e food in Italia, eletto tra i personaggi più influenti dell'anno 2023 (Premio 100 Eccellenze Italiane a Montecitorio - Camera Deputati). Tra questi il premio miglior giornalista giovane 2023 alla cerimonia del Renato Cesarini, il premio miglior blogger sportivo 2020 e 2022, il premio Giovanni Arpino Inedito di Torino 2020 e il premio Myllennium Awards, premiato da Presidente Coni Malagò e da ex Ministro Sport Spadafora, nel 2020 e anche nel 2019. Riceve il Premio Giornalista dell'anno nel 2021 a Milano (Le Fonti Awards) e Professionista dell'Anno Comunicazione e Giornalismo presso Piazza Affari - Borsa di Milano in occasione di Innovation&Leadership Awards 2022. Tra le eccellenze italiane del food nel 2022, vincitore premio in memoria Regina Margherita 2022 (a Gressoney Saint-Jean), premio Food and Travel Awards 2022 e nella top10 BarAwards di Milano dei migliori professionisti italiani impegnati nello sviluppo business canale Ho.Re.Ca. Giudice del programma tv King of Pizza sul circuito Sky. Eletto Professionista dell'Anno 2023 Food Business, Communication & Journalism. Vincitore del Premio 5 Stelle d'Oro della Cucina Italiana 2024. Confermato miglior giornalista giovane 2024 (Premio Renato Cesarini 2024), vincitore Premio Internazionale Pietro Mennea 2024 ('Riscatto e Resilienza'), premio Global Awards Recognition 2024, Star People Award (Teatro Muse Roma) e inserito nella Top27 BarAwards 2024 (professionisti/brand ambassador food/beverage...). Un suo articolo è premiato al Football Film Festival (Offside Festival 2024 Milano) tra i migliori articoli e racconti sportivi online dell'anno.